venerdì 5 giugno 2009

Le ginocchia fanno "giacomo giacomo"



Durante la Guerra dei Cent'anni, nel 1358 scoppiò in Francia un rivolta di contadini esasperati dal peso delle tasse e dai saccheggi continui ai quali erano sottoposti.

La rivolta si estese rapidamente e durò appena due settimane: i contadini furono sconfitti e duramente puniti.
Negli scontri contro le milizie degli aristocratici, i contadini indossavano la jacque (giubba in panno irrobustita da fili di ferro). Di qui il contadino francese fu chiamato con disprezzo jacques bonhomme e questa rivolta, come altre successive rivolte contadine, fu chiamata jacquerie.
Quindi la parola che indicava inizialmente l'abito, passò ad indicare genericamente il contadino e assunse quindi il significato di "semplicione" e poi di "vigliacco".
L'espressione giacomo-giacomo indicherebbe quindi le ginocchia del contadino che tremano per la paura.

Un'altra interpretazione ritiene che il termine derivi in modo onomatopeico dallo scricchiolio delle articolazioni delle ginocchia o dallo strascinamento dei piedi (ciac ciac, giac giac...)

Ma ci sono anche interpretazioni che legano la frase al cammino di Santiago, se pure con diversi accenti:
- come implorazione del pellegrino verso San Giacomo, che lo aiuti a superare la stanchezza
- come richiamo alla stanchezza dei pellegrini che arrivavano a Santiago stremati e con le gambe vacillanti
- infine un'ultima interpretazione si fonda sulla credenza popolare secondo cui San Giacomo si incaricava di prendere l'anima del moribondo e di portarla in cielo percorrendo la strada della Via Lattea, detta per questo "strada di San Giacomo".

Nessun commento:

Posta un commento